lunedì 21 novembre 2011

Zuppa corsa della "Federica Innamorata"



Chi conosce un pò la zona marittima della Toscana, in particolare il carinissimo paese di Piombino, noto anche per il suo porto, saprà di per certo dell'esistenza del ristorante - trattoria del "Garibaldi Innamorato", rinomatissimo per la sua specialità che l'ha reso famoso, ossia la meravigliosa "Zuppa Corsa". Molti di voi, si chiederanno che cosa sia mai questa pietanza poco conosciuta e forse mai assaggiata. Per farla breve è una sorta di cacciucco senza lische e senza molluschi, passato finemente al setaccio, mangiato rigorosamente con pane abbrustolito, emmenthal francese e una salsina fatta con maionese e harissa (una pasta di peperoncino piccante nota sopratutto in Tunisia). Sono ingredienti strani, che nessuno sognerebbe mai di mangiarseli assieme, ma vi assicuro che insieme non è che ci stanno benissimo, ma di più, di più, di più! Se vi manca un ingrediente, date retta a me, non la fate, perchè privereste le vostre papille gustative di bocconi prelibati che vi fanno dimenticare dove siete, chi siete e dove vi trovate.


Fatta questa premessa, aggiungo che non pensavo nemmeno lontanamente di replicarla così alla perfezione. Non per modestia e neanche per vantarmi, ma veramente, azzeccare alla prima la ricetta, facendo un conto sugli ingredienti tutto mio, è da premio! L'ho beccata alla prima, e se la rifarò, la voglio fare esattamente così come l'ho fatta...chissà se il Garibaldi Innamorato ne sarebbe contento di svelarvi la ricetta, io credo di no, ma una cosa è certa, andatela a mangiare a Piombino, poi rifatela a casa, e la vostra sarà non uguale, ma perfettamente identica e forse...anche più buona!
Dedico ovviamente questa "vittoria culinaria" mia personale, ai miei genitori, patiti e fanatici della Zuppa corsa: lo sapete no, che amo farvi felici, come voi rendete felice me!









Zuppa Corsa
per otto persone

Per la zuppa:
carota, una
cipolla bianca, mezza
sedano, una costa
aglio, tre spicchi
prezzemolo, un mazzetto
peperoncino fresco, uno
peperoncino in polvere, un pizzico
pomodori pelati, tre barattoli
vino rosè, mezzo litro
trancio di merluzzo, 590 grammi ca.
coda di rospo, 470 grammi ca.
trancio di palombo, 500 grammi ca.
gallinella di mare, 250 grammi ca.
cicale di mare, una decina
sale, q.b.
pepe, q.b.
dado per pesce, un misurino (facoltativo)
olio d' oliva, q.b.

Altri ingredienti:
pane toscano, due o tre fette a testa
maionese, q.b.
harissa (se non l'avete usate un patè di peperoncino), q.b.
emmenthal francesce, 400 gr. ca.

Tritate nel mixer carota, sedano, aglio e prezzemolo, tagliate a fettine il peperoncino e fateli andare in un bella pentola capiente con abbontante olio. Fate a pezzi il pesce, escluse le cicale, ed eliminate teste e lische grosse ma non buttatele via, serviranno a dare un buon sapore alla zuppa. Quando il trito a di verdure si sarà rosolato bene, aggiungete il pesce a tocchetti compresi gli "scarti". Bagnate col vino, fatelo evaporare un pò e poi i pelati con tutto il loro succo. Mescolate bene e incorporate le cicale aperte sulla pancia. Fate cuocere il tutto per circa 25 minuti aggiungendo acqua calda se necessario. Spegnete e fate intiepidire. Con una schiumarola tirate su via via i pesci: mettete la polpa in una ciotola e gli scarti in un tegame con un pò d'acqua che servirà per il fumetto. Provvedete a spolpare le cicale, ed eliminare le lische evidenti. Iniziate a passare al passaverdure a buchi grandi le polpe, in modo da eliminare le piccole lische nascoste. Se per passarlo diventa troppo asciutto, bagnatelo col fumetto. La crema ottenuta passatela anche al minipimer con altro fumetto. Ripassatela al passaverdure se necessario. Rimettete il composto sul fuoco per circa 10 minuti. Aggiungete il peperoncino in polvere, sale, pepe e il dado di pesce se necessario.

Al momento di servirla: mescolate la maionese con un pochino di harissa (deve venire una salsina arancione), tagliate a grana grossa l'emmenthal e tostate le fette di pane.

Come viene servita: In teoria si mette tutto in tavola, ovvero la zuppa in una zuppiera con un mestolo, in dei coccini la salsa, il formaggio e in un cestino il pane tostato, in modo che tutti i commensali facciano da sè. Quindi: spalmate la salsina sul pane tostato e mettete sul fondo del piatto, spargete sopra l'emmenthal grattugiato e versateci sopra la zuppa calda.





Il mio consiglio: Preparate la zuppa il giorno prima, in modo che ben si amalgami e prenda più sapore.


........BUONISSIMA!!!!


Con questa ricetta partecipo al contest di About food


7 commenti:

LaMagicaZucca ha detto...

Di solito non amo la zuppa di pesce perchè ci sono le lische..questa sembra fatta apposta per me.Una ricetta che non conoscevo e che mi segno subito!!Grazieeee

Letiziando ha detto...

Non la conoscevo ma mi ispira davvero un sacco e merita sicurameente una visita in quel di Pimobino e poi...di filata a casa con ben in vista la tua preziosa ricetta :)

Buona serata

Unknown ha detto...

deve esserti uscita davvero deliziosa!

rebecca ha detto...

una meraviglia! bravissima! grazie per avermi fatto conoscere questa zuppa stupenda, un abbraccio
ciao Reby

Federica Musilli ha detto...

Non conoscevo assolutamente la zuppa e sarebbe interessante provarla e in trattoria da Garibaldi e a casa tua!le foto parlano da se, deve essere buonissima...complimenti per il risultato!!!!

Afrodita ha detto...

Davvero un applauso! Io non oso replicarla, ma mi appunto volentieri il nome di questo ristorante. Non conoscevo questa ricetta ed è stata una piacevolissima scoperta, Cat

Arnalda Gourmet ha detto...

Buona anzi buonissima! In Francia credo di aver mangiato una zuppa simile ma non immaginavo ci fossero così tanti ingredienti! Dalle foto sembra fatta proprio con grande maestria, mi viene fame solo a vederla!Che meraviglia! a prestissimo!