Chi conosce un pò la zona marittima della Toscana, in particolare il carinissimo paese di Piombino, noto anche per il suo porto, saprà di per certo dell'esistenza del ristorante - trattoria del "Garibaldi Innamorato", rinomatissimo per la sua specialità che l'ha reso famoso, ossia la meravigliosa "Zuppa Corsa". Molti di voi, si chiederanno che cosa sia mai questa pietanza poco conosciuta e forse mai assaggiata. Per farla breve è una sorta di cacciucco senza lische e senza molluschi, passato finemente al setaccio, mangiato
rigorosamente con pane abbrustolito, emmenthal francese e una salsina fatta con maionese e harissa (una pasta di peperoncino piccante nota sopratutto in Tunisia). Sono ingredienti strani, che nessuno sognerebbe mai di mangiarseli assieme, ma vi assicuro che insieme non è che ci stanno benissimo, ma di più, di più, di più! Se vi manca un ingrediente, date retta a me, non la fate, perchè privereste le vostre papille gustative di bocconi prelibati che vi fanno dimenticare dove siete, chi siete e dove vi trovate.
Fatta questa premessa, aggiungo che non pensavo nemmeno lontanamente di replicarla così alla perfezione. Non per modestia e neanche per vantarmi, ma veramente, azzeccare alla prima la ricetta, facendo un conto sugli ingredienti tutto mio, è da premio! L'ho beccata alla prima, e se la rifarò, la voglio fare esattamente così come l'ho fatta...chissà se il Garibaldi Innamorato ne sarebbe contento di svelarvi la ricetta, io credo di no, ma una cosa è certa, andatela a mangiare a Piombino, poi rifatela a casa, e la vostra sarà non uguale, ma perfettamente identica e forse...anche più buona!
Dedico ovviamente questa "vittoria culinaria" mia personale, ai miei genitori, patiti e fanatici della Zuppa corsa: lo sapete no, che amo farvi felici, come voi rendete felice me!