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lunedì 24 febbraio 2014

Castagnole alla ricotta



Il Carnevale è arrivato puntuale come sempre anche quest'anno e, a differenza di tutti gli altri anni, ci stiamo anche divertendo! Stranamente, dico io, perchè a casa nostra avevamo un odio sviscerato per questa festa. Coriandoli, stelle filanti, schiume, carri....oddio, non li sopportavamo nemmeno visti da lontano. Quando ero piccola i miei ci portavano sempre a me e mio fratello alle festicciole paesane tutti vestiti di sana pianta, con trucco compreso! Poi dall'età delle medie, ho avuto un ripudio. Certo che i ragazzi di quell'età non è che si vestono da "Ape Maia"....i vestiti dell'epoca erano solo rigorosamente Punk! Che orrore e che antipatia, pensavo io. Poi invece è arrivato Edoardo e se l'anno scorso, visto che aveva solo pochi mesi, l'abbiamo scampata, quest'anno vi dirò di più, non ho visto l'ora di comprare il suo bel vestito verde da Coccodrillo! Come si cambia quando si diventa genitori! E mamma, babbo e figlio ci siamo diretti a festeggiare il Carnevale, sporcandoci di schiume, soffiando stelle filanti e ricoprendoci da capo a piedi di bei coriandoli colorati. E il nostro Edoardo felice e contento un pò titubante riguardo a questa strana festa (mentre lo vestivamo si guardava addosso stralunato) si è divertito come un matto e noi, forse, più di lui! Chi l'avrebbe mai detto! E domenica, ci aspettano altri carri e altre sfilate! 



Ma parliamo di queste castagnole che sono veramente ottime! Ricetta scovata su una rivista della Prova del Cuoco di qualche tempo fa, direttamente dall'agenda di Anna Moroni. Che poi assaggiandole, mio babbo ha trovato subito un collegamento con quelle che faceva mia nonna quando lui era piccino. Di fatti, ne ha mangiate quasi tutte lui. I ricordi del cibo che ricollegano a gusti passati sono i più belli! Peccato che sua mamma non avesse un libricino con le sue ricette, le avrei gradite, visto che è morta quando io avevo un paio d'anni e sarebbe stato un bel ricordo. 

giovedì 11 aprile 2013

Frittelle della nonna



Le frittelle della nonna sono una tradizione nel periodo di San Giuseppe. Quelle che si addicono di più sono quelle di riso, ma ben si mangiano anche queste! In pratica sono le frittelle di pasta choux, ma a casa nostra le conosciamo come "della nonna" visto che la ricetta è sua! 
Quest'anno a casa nostra è stata una vera festa, perchè per Ale, è stata la prima festa del papà! Di certo, un'emozione! Tra poco ci sarà anche quella della mamma, yuppi, che bello!! 
Tutti i giorni accanto al nostro bambino è per noi una festa, una gioia, un'emozione unica, com'è bello essere genitori! Oddio, rischio di essere ripetitiva, antipatica e scontata, ma per me, è qualcosa di super! Non mi stancherò mai di ripeterlo! 
Comunque, tornando a noi, anche se il periodo delle frittelle è un pò passato, io vi consiglio di farle, perchè in fondo, ad una bella frittella calda e morbida, chi sa rinunciare?

mercoledì 8 febbraio 2012

Frittelle di mele e Vin brulè per riscaldarci!



Prima di tutto voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato al mio contest La Toscana nel piatto. Siete stati veramente meravigliosi e ne è venuta fuori una bella raccolta di ricette della mia terra. Grazie ancora! Premetto che mi ci vorranno un paio di settimane per stabilire i 3 vincitori. Abbiate un pochino di pazienza! 

Ma torniamo a noi... come siete messi a clima? Qui diciamo solo: "Brrrr che freddo!"! Ma accontentiamoci, tutta Italia è sottozero. Ma per fortuna, in zona, ancora non si parla di neve. Raccontatemi invece cosa succede nelle vostre città, sono curiosa.
Io dico che per ascoltare le vostre chiacchiere farò due belle frittelle di mele accompagnate con un delizioso vin brulè, almeno, ci scaldiamo un pò!

sabato 12 marzo 2011

Frittelle di riso



Ieri mattina prima di andare a lavoro, ho avuto una piacevole sorpresa. Mi chiama Ale dalla cucina e mi urla "Fede, c'è posta per te!" a mò di Maria de Filippi. Strano, penso. O si tratta di qualche estratto conto bancario, o è la solita stupida pubblicità riempi-cassette. E mi sbagliavo di grosso, perchè sul tavolo, in una busta appena aperta c'era una lettera della Bonne Maman, la famosa marca di marmellate e confetture, alla quale mesi fa avevo inviato una mia ricetta per il loro concorso, comprensiva di foto, che nemmeno mi ricordavo di aver partecipato.
"Abbiamo il piacere di informarLa che, dopo aver attentamente esaminato gli elaborati pervenuti, la Sua partecipazione è stata premiata con l'assegnazione del premio costituito da UN KIT DI PRODOTTI ASSORTITI BONNE MAMA CONTENENTE: 2 Mugs, 2 Tovagliette, 1 Cestino portapane in cotone, 6 vasi di confettura Bonne Maman misti. Congratulazioni vivissime".
Posso dire che sono soddisfatta? Si, lo posso proprio dire. Non mi resta che attendere il pacco e sbriciarci dentro! ^__^
Ma adesso ancora (si, ancora!) una ricetta di Carnevale. Di quelle che ti fanno pensare: "se non ti lecchi le dita, godi solo a metà". Perchè qui, la leccata di dita, è d'obbligo!


giovedì 24 febbraio 2011

Cenci di Carnevale



La mia presenza sul blog diciamo che è altalenante: quando scrivo tutti i giorni e quando scrivo una volta al mese! Non male direi, in fin dei conti, scrivo quando ne ho voglia ma più che altro, quando trovo un minuto di tempo! Ormai lo dovreste sapere che ho tante cose da fare!!
E ancora non ho avuto modo di dedicarmi al pdf della raccolta sui funghi, sono scandalosa, ma non demordo, prima o poi ne verrà fuori qualcosa di buono!

Siamo a carnevale e come non citare la ricetta dei vecchi buoni cenci? Devo essere sincera: non ne vado particolarmente matta, ma vi assicuro che succede proprio come le ciliegie: ne assaggi uno e va a finire che ti finisci il vassoio! Qua in toscana o meglio, dalle mie parti si chiamano "cenci", ma vengono chiamati anche chiacchiere, frappe, bugie....

mercoledì 13 ottobre 2010

Grispelle calabresi



Oggi vi voglio parlare di mio nonno Antonio, il padre di mia madre. Che poi in realtà si chiamerebbe Silvio, ma nessuno lo conosce come tale! E' il nonno per eccellenza, quello con la N maiuscola. A vederlo sembra serio e distinto, ma basta farci una parola per rimanere colpiti dalla sua simpatia e allegria. Quando era nel fior fiore degli anni, quando ancora vantava un bel cesto di capelli neri come la pece e dritti come una spazzola, incuteva timore. Ma non perchè fosse violento o trattasse male le persone, per carità, ma piuttosto perchè si faceva rispettare e da buon calabrese quale lui è, è sempre stato testardo: se diceva una cosa, quella rimaneva.
Adesso che i suoi capelli sono tutti bianchi, e nelle sue rughe si possono contare i suoi 77 anni, intravedo in lui la parte più fragile e tenera. Mi piace tanto ridere e scherzare con lui, e quando gli angoli delle sue labbra si inclinano all'insù, mi sento felice. Ha le mani grandi, calde e ruvide e io la sera scendo giù, infreddolita, lo prendo per mano e, come fossi ancora piccola e indifesa gli dico "nonno, mi riscaldi le mani?" e lui in silenzio ride, provando ancora quel senso di fierezza e come un bambino si lascia coccolare dalla nipote più grande. Gli voglio un mondo di bene, e gliene vorrò in eterno. Ha un animo gentile e delicato, ha un cuore enorme. E' un amante degli animali, della natura e della buona tavola. Ma il suo punto di forza è che non lascia niente di non detto. Io ho molta stima di lui, lo ammiro e lo porto come esempio, perchè è davvero un grande uomo.
Lui viene da un piccolo paesino della Calabria: Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. E' stato portato in Toscana quando aveva circa 10 anni e nessuno mai direbbe che sia calabrese, in quanto parla il toscano meglio di me! Io al suo paese non ci sono mai stata, o forse si, ma ero talmente piccola che nemmeno mi ricordo, avrò avuto 3 anni. Mi dice sempre se un anno andiamo insieme, ma ancora, non siamo mai andati. Spero di esaudire questo suo sogno. I miei nonni però ci sono stati 3 anni fa ed era talmente contento di tornare dopo 50 anni dall'ultima volta che quasi quasi avrebbe voluto comprare casa là!
Però qualcosa di calabrese mi accompagna da sempre: le grispelle. Insegnate a mia nonna dalla mamma del nonno, nonchè sua suocera e scritte nel libro di ricette di famiglia.  E ancora oggi, ogni tanto le rispolvera e le ha insegnate a mia mamma, e poi a me. Si mangiano per accompagnare salumi, affettati e formaggi, ma sono buone anche così, vuote. E come dico sempre: i sapori della tradizione sono sempre i migliori.


sabato 9 ottobre 2010

Frittata soufflè di pane



Quasi pronta per andare a cena fuori: quasi perchè prima voglio pubblicare una ricetta!
In Toscana il freddo lo iniziamo a sentire: oggi è parecchio ventoso e chissà se sarò vestita adeguata per non patirlo!
Sull'attenti, ma vigile c'è Nelson che è seduto sopra le mie gambe, con la paura di vederci andare via. Ma ai ristoranti e alle pizzerie non è permesso far entrare i cani. Ma qualcuna, non dico tante, ma almeno una nelle vicinanze potrebbero anche adattarla per farli entrare. Si battono sempre contro l'abbandono, e non fanno niente per chi che come me li ama e li tratta come figli. Potrebbe essere un'attività alternativa e quindi magari anche con grande via vai di gente: creare un locale che permetta l'ingesso anche ai cani e che ovviamente e rigorosamente rispetti tutte le norme sanitarie! Voi che ne pensate? Dite la vostra!!
Parliamo invece di questa frittata, che sembra un tortino soufflè! Pensata appositamente per il contest della mia amica Fede, lo consiglio a tutti: è di una morbidezza e golosità estrema! Ottima per un secondo, ma anche per un antipasto.

mercoledì 6 ottobre 2010

Mozzarella in carrozza



In carrozza, si parte!
Ma non mi riferivo certo a voi, ma dico a queste belle mozzarelle!
Tipico sfizio adolescenziale, di cui facevo grandi scorpacciate, fino a sentirmi male e a farmi venire la nausea! Ora però no, ne mangio una, e poi basta. Perchè mangiate con moderazione si apprezzano molto di più! E non credete a chi dice che il fritto fa male! Certo che fa male, ma mangiato in grandi quantità! "Poco di tutto" è la migliore strada per il benessere, e una volta ogni tanto, concedetevelo pure uno stravizio, o no?

sabato 2 ottobre 2010

Funghi porcini fritti



Siamo nel pieno tempo dei funghi!! Ed è una vera bellezza, perchè li mangerei anche a merenda o in piena notte. La mia è una vera mania: funghi e tartufi I love you! E le mie ricette non potevano certo mancare nel mio contest sui funghi (suvvia, partecipate numerosi!)!
Io a funghi non sono mai andata, e anche se andassi non ne troverei nemmeno uno, ne sono sicura. Perchè chi va, deve averci buon occhio e io li mancherei tutti! O chissà, li troverei, ma tutti velenosi! No, no, non è il caso di provarci!
Se "fritta, l'è bona pure 'na ciabatta" allora invece è il caso di provare a gustare i porcini fritti, e vi faccio sentire io la differenza vai!


lunedì 6 settembre 2010

Panino con frittata di cipolle


Ma un panino con la frittata può essere descritto? Beh, in effetti non ci sarebbe bisogno, perchè parla da sè! Sa di buono, di country , di giornata col pranzo a sacco! Ma che va sempre bene, non è mai troppo retrò! 
E io che non l'avevo mai assaggiato! Poi la nostra amica Fede ha ideato un contest dal titolo "Un uovo per amico" e mi è venuta l'idea di gustarmelo!!

giovedì 20 maggio 2010

Frittata di asparagi



Anche per le frittate, come ormai sapete, non è che ne vado matta anzi.... mi piace quella di patate e zucchine, ma per il resto le mangio si, ma non rimango mai entusiasta al massimo!
La frittata di asparagi, a parere di Ale, era fenomenale! A parere mio, buona si, ma non eccellente...(Ok, il mio giudizio non conta!!).
Per voi, amanti delle frittate, ecco la ricetta!

martedì 27 aprile 2010

La mia frittata di patate



Le vedete che sul tagliere ci sono 2 fettine? Sembrano uguali, invece no! La prima è per Ale, più ricca e sicuramente più gustosa... lui va letteralmente in brodo di giuggiole per la mia frittatona! La seconda invece è per me, più "scalza e gnuda", ma comunque buona!!