Chi non conosce il risotto alla milanese, o meglio il "riso giallo" come lo chiamavo da piccina io, ma credo che ogni bambino lo chiami così, teneramente.
Io non ho mai avuto problemi col mangiare. Beh, oddio, forse un pochino sì, visto che quei chiletti di troppo ci sono sempre..ma sorvoliamo, non è questo il punto! Sono sempre stata una buongustaia, a partire dalla tenera età. Amavo piatti saporiti, gusti forti e casarecci, adoravo mangiare cose nuove. Eppure i bambini, sono sempre un pò stucchi e vogliono sempre le stesse pietanze, per andare sul sicuro. E nonostante tutto, fanno le bizze e i genitori si inventano di tutto, anche quei giochetti dell'aereoplanino, pur di far dare una cucchiaiata di cibo! Io no, ero veramente curiosa, e qualunque cosa vedevo in tavola, me la volevo mangiare! E in effetti, ero proprio una bella bambina. Non secchina o rachitica, no no. Non ero grassa, ma ero bella paffuta con le guanciotte e le cosce piene. "Da morsi" mi ha sempre detto mia mamma. Pur nonostante l'avessi fatta partorire con un bellissimo taglio cesareo, e venuta al mondo di kg 4,50!
Alla veneranda età di 5 anni, facevo già il minestrone. Facevo la pasta per la pizza. E le focaccine con il Dolce Forno.
Avevo giochi a più non posso, ma quello che preferivo era starmene in cucina a impastrocchiarmi e a giocare a fare la cuoca insieme alla mamma.
Il risotto alla milanese, mi riporta indietro di vent'anni, forse qualcuno in più. Il suo profumo, mi rimbalza nella mente perchè era il mio piatto preferito! E con il cucchiaino, il piatto piano e il riso tutto disteso per benino, partivo dall'esterno perchè si raffreddava prima e, pianino pianivo arrivavo fino al centro, lasciando il piatto talmente pulito che era difficile riconoscere se era da lavare!