Ultima domenica di gennaio e, cari signori, da domani le temperature caleranno e udite udite, farà capolino la neve. Merda. Volevo dire, Cavoli. Qua dalle nostre parti, Prato, Pistoia e dintorni, non siamo abituati. Mi immagino l'immancabile fila di 3 ore per tornare a casa dal lavoro, quando i km di distanza sono solo 2 e poco più. Ora con tutte queste catene a bordo, visto le nuove leggi entrate in vigore da poco tempo, sarà un gioco da ragazzi arrivare a casa e non ci saranno più turbinii di gente che vagano all'impazzata cercando di essere a casa prima della formazione dei ghiacci, non ci saranno più persone in preda al panico per effettuare una salita o una discesa. No, no. Secondo me, sarà ancora peggio! Mi immagino già tutti quelli fermi in mezzo di strada a cercare di aprire la scatola di catene nuove di zecca ancora da scartare, perché ovviamente dove l'hanno comprate non gli hanno spiegato né come si montano, né tanto meno se le catene sono davvero adatte per la loro macchina. Quindi perché aprirle? Perché si sa, per evitare multe e sanzioni, tutti si sono recati di corsa a comprarle, ed avranno anche preso alla rinfusa, quindi, quello che offriva la casa. Quindi, per le strade, a parte quelli che scarteranno le confezioni e si metteranno a leggere le istruzioni, ci saranno quelli che lasceranno la macchina da una parte e andranno a piedi.
Saranno sicuramente più avvantaggiati quelle con le gomme termiche. Ma siamo sicuri al 100% che al primo strato di neve anche quelle non verranno inglobate dalla folla in preda al panico?
Insomma, la neve è tanto bella, e a me piace davvero tanto. Sì, ma all'Abetone, al Corno alle Scale, sul Cimone. Tutti in quei posti dove ci si può mettere gli sci ai piedi e viaggiare. Ma qui in città, no. Non mi sembra proprio il caso. Ma non vi preoccupate abitanti della zona, passerà lo spargisale come l'ultima nevicata: il trattore della semina con gli omini che buttavano il sale a mano. Sicuramente metodo poco efficace, ma notevolmente caratteristico!
Faraona al ginepro
per due persone
faraona, quattro pezzi
salvia, un rametto aglio, tre spicchi vino bianco, mezzo bicchiere ginepro, una manciata olio d'oliva, quattro cucchiai sale e pepe, q.b.
Fate un trito grossolano con salvia, aglio e ginepro e con esso strofinate la faraona. Mettetela in padella a fuoco vivo con l'olio e il trito rimanente. Fate andare per 10 minuti circa, aggiungete il vino bianco e abbassate la fiamma e proseguite la cottura per circa 25 minuti. Regolate di sale e pepe e servite ben calda.
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5 commenti:
mia nonna la bagnava sempre con il vino rosso ma penso venga meglio con il vino bianco come hai suggerito te
hehehe anceh a me piace la neve, ma solo al sabato e alla domenica, quando non si deve andare a lavorare (per la maggioranza delle persone)!!
Non pensavo fosse così semplice preparare la faraona, molto interessante :)
Vengo spesso a sbirciare da te, ma oggi passo per lasciarti un premio: spir-eat.blogspot.com/2012/02/versatile-blogger.html
ciao il freddo purtroppo è arrivato!!!! è da tanto che non mangio la faraona, ottima versione la tua! buona giornata!
Ah ah ah, come non darti ragione sulla neve!
Io per una volta ringrazio i treni, che nonostante tutti i loro difetti (e ce ne sarebbe da dire!), in queste situazioni mi portano a casa in tempi ragionevoli. Certo, poi c'è da attraversare tutto il paese a piedi, ma questo è un altro discorso :-p
Il vero problema è il ghiaccio, mi sa che questa neve ce la trasciniamo fino a primavera inoltrata o_O
Mettiamola così: il 1985 (e il più vicino 2005) è stato mooooooooooolto peggio :-D
Ciao,
Sara
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