mercoledì 13 ottobre 2010

Grispelle calabresi



Oggi vi voglio parlare di mio nonno Antonio, il padre di mia madre. Che poi in realtà si chiamerebbe Silvio, ma nessuno lo conosce come tale! E' il nonno per eccellenza, quello con la N maiuscola. A vederlo sembra serio e distinto, ma basta farci una parola per rimanere colpiti dalla sua simpatia e allegria. Quando era nel fior fiore degli anni, quando ancora vantava un bel cesto di capelli neri come la pece e dritti come una spazzola, incuteva timore. Ma non perchè fosse violento o trattasse male le persone, per carità, ma piuttosto perchè si faceva rispettare e da buon calabrese quale lui è, è sempre stato testardo: se diceva una cosa, quella rimaneva.
Adesso che i suoi capelli sono tutti bianchi, e nelle sue rughe si possono contare i suoi 77 anni, intravedo in lui la parte più fragile e tenera. Mi piace tanto ridere e scherzare con lui, e quando gli angoli delle sue labbra si inclinano all'insù, mi sento felice. Ha le mani grandi, calde e ruvide e io la sera scendo giù, infreddolita, lo prendo per mano e, come fossi ancora piccola e indifesa gli dico "nonno, mi riscaldi le mani?" e lui in silenzio ride, provando ancora quel senso di fierezza e come un bambino si lascia coccolare dalla nipote più grande. Gli voglio un mondo di bene, e gliene vorrò in eterno. Ha un animo gentile e delicato, ha un cuore enorme. E' un amante degli animali, della natura e della buona tavola. Ma il suo punto di forza è che non lascia niente di non detto. Io ho molta stima di lui, lo ammiro e lo porto come esempio, perchè è davvero un grande uomo.
Lui viene da un piccolo paesino della Calabria: Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. E' stato portato in Toscana quando aveva circa 10 anni e nessuno mai direbbe che sia calabrese, in quanto parla il toscano meglio di me! Io al suo paese non ci sono mai stata, o forse si, ma ero talmente piccola che nemmeno mi ricordo, avrò avuto 3 anni. Mi dice sempre se un anno andiamo insieme, ma ancora, non siamo mai andati. Spero di esaudire questo suo sogno. I miei nonni però ci sono stati 3 anni fa ed era talmente contento di tornare dopo 50 anni dall'ultima volta che quasi quasi avrebbe voluto comprare casa là!
Però qualcosa di calabrese mi accompagna da sempre: le grispelle. Insegnate a mia nonna dalla mamma del nonno, nonchè sua suocera e scritte nel libro di ricette di famiglia.  E ancora oggi, ogni tanto le rispolvera e le ha insegnate a mia mamma, e poi a me. Si mangiano per accompagnare salumi, affettati e formaggi, ma sono buone anche così, vuote. E come dico sempre: i sapori della tradizione sono sempre i migliori.



Ingredienti

1 kg e 1/2 patate
1 kg farina
1 cucch. sale
2 cubi di lievito (50 gr.)
4 uova
un pò di latte
olio per friggere

Procedimento

Lessate le patate, pelatele e schiacciatele. Quando sono tiepide aggiungeteci le uova e il lievito sciolto in un pò di latte. Impastate bene e incorporate la farina e il sale: deve venire fuori un impasto non troppo duro. Lavorate bene sulla spianatoia e formate delle palline. Fatele lievitare coperte con un canovaccio caldo umido per 2 o 3 ore. Raggiunta la lievitazione prendete ogni pallina e formate una ciambella e friggetele in abbondante olio caldo.

Grazie Meggy, per avermi ricordato il tuo contest e partecipo molto volentieri alla tua raccolta Il sapore dei ricordi

22 commenti:

Ghirlanda di Popcorn ha detto...

Federica le tue parole mi hanno commosso. Non ho mai conosciuto i miei nonni, però tu hai spiegato molto bene cosa vuol dire averne uno. Sei davvero fortunata :)

Meggy ha detto...

Fede ti sto scrivendo questo commento con tante lacrime negli occhi perchè purtroppo uno dei miei adorati nonni se ne sta andando piano piano a causa della Malattia con la M maiuscola.
Anch'io da tempo vedo la sua parte più tenera e fragile, i capelli bianchi sempre più radi e le mani una volta forti ora sono diventate fragili e pallide.
Non ti voglio rattristare e voglio gridare fortissimo w i nonni e le nonne, un tesoro prezioso da conservare e godere fino alla fine.
Con questa ricetta potresti partecipare al mio contest "Sapore di ricordi", pensaci su.
Ciao ciao baci

PS: opssss mi stavo quasi dimenticando di dirti quanto golose siano queste grispelle, non ne avevo mai sentito parlare!

Unknown ha detto...

Che bello questo post tesoro, scrivere queste due righe su tuo Nonno è stato un bellissimo gesto da parte tua!!! che belle parole, mi hai davvero fatto emozionare!!! brava...anche per la ricetta ovviamente!!! ;))

Cool Chic Style Fashion ha detto...

Gustose gustose :) ciao

Cristina ha detto...

Che tenera sei nel raccontare il tuo nonno.
un bacio

Greta ha detto...

Il mio di nonno invece parlava solo con gli occhi e anche se l'amore si legge attraverso gli sguardi rimangono tante le cose non dette quindi sei veramente fortunatissima! quelle frittelline sono una bomba! Buona serata ciao

dorydodo ha detto...

Che bel post...e con le tue buonissime mi hai riportato a casa...Grazie!
Un bacio

Unknown ha detto...

io proprio non le conoscevo...splendido! bravissima.
C.

Diariodellamiacucina ha detto...

che post tenero!!!! mi scende una lascrimuccia pensando al mio nonnino che non c'è più da anni ma che mi ha lasciato dei ricordi bellissimi... www i nonniiiii!!!!

nonno Antonio ma che si chiama Silvio... eheheh.. forte questa!!

favolosa ricetta golosa.. sbaciukkkk

Francesca ha detto...

che bella storia tuo nonno è una persona eccezzionale!!!
Complimenti per questa ricetta

Teresa Balzano ha detto...

Fede che immagine dolcissima... l'idea del sorriso tra le rughe, delle tue mani tra le sue, del desiderio di tornare in Calabria... emozionante!
Per quanto riguarda le grispelle nonostante sono calabrese non le ho mai fatte, nonostante mi ispirino tantissimo! Sarà proprio il caso di recuperare!

Ale ha detto...

bellissimo leggere delle storie di famiglia, le trovo tenere soprattutto se ricordano i nonnni ! ottima anche la ricetta

Mirtilla ha detto...

che bella ricetta,e che bei ricordi ;)

Giulia ha detto...

Sono le ciambelle assolutamente fantastiche! Non vedo l'ora di provarle!
Bellissimo post, commovente..
baci

Unknown ha detto...

Che bello questo post...mi sono commossa, anch'io ho un bellissimo ricordo dei miei nonni che purtroppo non ci sono più...la tua ricetta la proverò senz'altro...intanto complimenti e buona giornata.

chamki ha detto...

Che bello il tuo Nonno descritto col cuore! E le focaccine chissa' che buone, le faro'! Ciao.

Anonimo ha detto...

Un posto intriso di amore e ricordi e lasciti speciali come queste grispelle! non lo conoscevo...ma le proverò!
brava!!
ciao
Terry

Micaela ha detto...

Federica che bel post.... molto coinvolgente... non conoscevo le grispelle... devono essere sicuramente ottime! grazie per aver condiviso con noi la ricetta! baci

rebecca ha detto...

bello leggere quanto hai scritto sul tuo nonno speciale, sarà orgoglioso di avere una nipote come te! bellissimo tramandare le tra dizione di...nonno in nipote specialmente se il risultato è così...buonissimo!!!!!
ciao Reby

Carolina ha detto...

Adoro tutti i post che partecipano a questa raccolta...
:)

Le Pellegrine Artusi ha detto...

Devono essere squisite, un vero piatto della tradizione!! bacioni

pagnottella ha detto...

Che deliziosa storia...
che tenerezza... bello vivere i nonni...
Vabè troppi puntini di sospensione che racchiudono un pò di tristezza, mi son goduta i nonni per poco, pochissimo tempo!
Una persona che ama gli animali non può che essere speciale!

La ricetta è gustosissima, avrà il sapore delle patatine fritte , ma genuine però eh! ^_^
Baci